Caratteristiche dei nuovi media: convergenza, interattività, partecipazione
- Andrea Sturaro
- 23 set 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la "blogosfera", fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un'attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un'autorità". Un forte dibattito coinvolge la società moderna circa gli effetti positivi o negativi derivanti dalla tecnologia. Alcuni studi accusano i new media come i diretti responsabili dell'isolamento sociale, altri invece hanno spiegato che l'utilizzo di media interattivi stimolano la condivisione e il supporto reciproco. La tesi sostenuta da Keith Hampton, a capo del team statunitense di ricerca, offuscherebbe l'apocalittica visione di un individuo triste e solo, risucchiato da una spersonalizzante tecnologia: la mancanza di veri amici non sarebbe affatto una conseguenza diretta dell'utilizzo di Internet. "Le persone utilizzano la tecnologia per rimanere in contatto con gli altri e condividere informazioni - ha continuato Hampton - e questo le rende socialmente molto attive oltre che maggiormente legate alle loro comunità d'appartenenza". Oggi attraverso Internet la conoscenza è potenzialmente disponibile a tutti con un solo click. Ma proprio nel momento della sua apparente maggiore accessibilità, il sapere è soggetto a norme sempre più restrittive sulla proprietà intellettuale, che limitano l'accesso alle risorse on-line. Queste nuove forme di ipermoderne enclosures mettono a rischio il carattere di bene comune della conoscenza. E proprio di fronte a tale pericolo, il sapere deve essere una risorsa condivisa, il propellente stesso per le moderne società che legano la loro prosperità e il loro sviluppo alla ricerca, alla formazione e alla massima diffusione sociale di saperi creativi e innovativi. Ma come preservare questo bene nell'epoca del neoliberismo informazionale globalizzato? Open Content, Creative Commons e Open Source possono costituire un efficace modo di garantire l'accesso alla conoscenza e una sua maggiore e più democratica diffusione globale (Benkler, 2007).
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