Digital Learning: Ipermedialità, E-lerning 2.0
- Andrea Sturaro
- 23 set 2019
- Tempo di lettura: 4 min
Da oltre un decennio il termine e-learning descrive una serie di tecnologie informatiche adottate da scuole e aziende, per l'istruzione degli studenti e la formazione del personale. In particolare, nei corsi di e- learning vengono adottate tali tecnologie per comunicare attraverso la rete, come il caso delle università a distanza. Negli ultimi tempi l'interesse verso l'apprendimento elettronico è cresciuto a dismisura dando vita ad un mercato attivo con grandi possibilità di sviluppo. Il mercato è molto ampio e spazia dalle applicazioni che offrono un supporto didattico agli studenti scolastici, fino alle piattaforme online, che offrono una formazione mirata in qualsiasi campo. In Italia, in modo particolare, l'evoluzione dell'e-learning si deve alla nascita delle cosiddette università telematiche le quali hanno stravolto i canoni tradizionali della formazione e dell'apprendimento, fornendo servizi altamente flessibili e rendendo lo studio più dinamico e divertente. Cosa ci aspetta per il mondo dell'e-learning in futuro? Non c'è alcuna garanzia per ciò che riserva il futuro, tuttavia, ponendo l’attenzione alle nuove tendenze tecnologiche, si può stimare l'andamento del settore dell'e-learning per il prossimo futuro. Gamification, automazione e reattività hanno assunto una particolare scia positiva negli ultimi anni, tanto che sempre più aziende lo introducono nelle loro strategie di business, mentre si stima che sarà adottato dalle istituzioni scolastiche a partire dal prossimo anno. Gamification è una teoria di apprendimento che si basa sugli aspetti tipici del gioco che, tramite il raggiungimento di vari obiettivi, offre allo studente un ambiente ricco di interazioni, capace di motivarlo e al tempo stesso di impartirgli la formazione necessaria. La tecnologia utilizzata per formarsi, deve solamente essere considerata come un fattore facilitatore per agevolare l'utilizzo di strumenti (device) elettronici decisamente più agevoli, ad esempio a sintetizzare dati di fruizione in modalità elettronica, ma non deve in nessun modo alterare il processo comunicativo e di apprendimento che si utilizza da sempre. Ecco perché l'aula virtuale, unita a meccanismi e tecnologie social, possono davvero simulare ciò che avviene da sempre in un'aula fisica, con la lezione (aula virtuale), i gruppi di lavoro (comunità di pratica e condivisione dei documenti per il lavoro collaborativo), la biblioteca (mediateca e digital library), lo scambio di idee tra i discenti (il forum e videoconferenza), sessioni plenarie (Webinar), etc.
Il web muta e cambia con rapidità vertiginosa. L'intera società ne viene trasformata: oggi la rete e il web sono entrati profondamente nel quotidiano, nella vita delle persone, dei consumatori, degli utenti e con altrettanta forza nella sfera d'azione delle imprese commerciali. Mondo reale e mondo digitale non sono universi separati, ma vasi comunicanti che scambiamo e si modificano costantemente. Due sono i fenomeni rilevanti nell'utilizzo della rete, codificati e analizzati dagli esperti di marketing e comunicazione. Il primo è chiamato "always on", e sintetizza un'utenza sempre più connessa con i diversi dispositivi: pc, smartphone, tablet e quindi sempre più in relazione con le comunicazioni digitali, dell'azienda. Il secondo elemento è "everyone is a media" un modo di dire che sottolinea che ogni utente, se adeguatamente coinvolto, diventa un distributore di contenuti formativi e informativi, insomma di comunicazione digitale. Queste trasformazioni hanno generato l'esigenza di un e-learning più facilmente gestibile e aggiornabile, integrando le competenze di docenti e utenti. Esiste in rete il desiderio di condividere le proprie competenze, di creare dei sistemi formativi, con la semplicità con cui si crea un nuovo gruppo Facebook o si aggiorna la pagina di un blog. La definizione si evolve, quindi, ed assume nuove denominazioni: open e-learning, social e-learning, oppure come preferiscono gli addetti del settore, e-learning 2.0. Una delle chiavi del successo in un progetto di e-learning, ad esempio all'interno di una azienda, è quello di ricondurre ad obiettivi aziendali modalità di interagire on-line oramai acquisite e quotidianamente utilizzate per finalità di interesse personale e di divertimento. Saper promuovere e realizzare il cambiamento nelle organizzazioni è sempre stato fattore indispensabile di successo e spesso di sopravvivenza. Darwin ci ricordava che a sopravvivere non saranno né gli esseri più grandi, né quelli più forti, ma solamente quelli più capaci di adattarsi al cambiamento. Fare cambiamento nelle organizzazioni è oggi però sempre più difficile, sia per la velocità dei mutamenti del contesto esterno, sia perché le nuove tecnologie di comunicazione hanno indotto innovazioni radicali nel modo di relazionarsi tra loro delle persone modificando anche la percezione, le regole e le modalità dell'interazione sociale, anche all'interno delle organizzazioni. Il fine è riuscire a far sì che l'interazione sociale porti una messa a fattor comune le pillole esperienziali di ogni persona, per creare valore nella propria organizzazione. L'eccellenza del singolo in un certo contesto di riferimento, le sue conoscenze e competenze in dettaglio su un argomento specifico, messa insieme alle specifiche eccellenze dei singoli contributi degli altri utenti, si rappresentano come un libro in cui le singole pagine sono scritte una per una dai lettori che contribuiscono in modo eccellente alla propria pagina. La somma di più contributi formativi d'eccellenza è pari al prodotto. Possiamo chiamare e-learning 2.0 una modalità di formazione a distanza in cui docente e discente entrano in una relazione collaborativa, partecipativa. Il docente si occupa di organizzare i contenuti formativi, il percorso, che può anche essere misto, composto cioè da corsi e-learning tradizionali e da classi virtuali in diretta. Il discente ne usufruisce, ma non è più passivo: può esprimere un gradimento sui contenuti tramite sondaggio, rispondere a questionari in diretta tracciati, può accedere ai forum creati per ogni corso e dialogare con insegnanti e colleghi, può condividere sui social network contenuti formativi, può usufruire di webinar realizzati magari solo per studenti con esigenze particolari. Anche la classe virtuale, nell'e-learning 2.0, è del tutto interattiva e costituisce una fedele replica telematica di una lezione tradizionale. Con questo, intendo la possibilità di fare domande in tempo reale, di condividere documenti, eseguire esercizi, lavorare "a più mani" su un unico documento, reperire testi dalla Mediateca del corso. E-learning 2.0 si può realizzare solo se hai una piattaforma tecnologica che ti consente di costruire facilmente e in modo flessibile la modalità di interazione delle persone tra loro e con i contenuti che è più idonea ad agevolare per l'apprendimento e efficace e la creazione di nuovo sapere attraverso la condivisione del sapere di ciascuno (Fromm, Camus, Fritz, Winnicott, & Vygotskij, n.d.).
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